Costi di un mutuo: i costi notarili

Ad incidere sull’economia di un’operazione di acquisto di un immobile mediante mutuo sono spesso i COSTI E LE SPESE NOTARILI, che talvolta arrivano a pesare per qualche migliaio di euro sul conteggio finale. Per la legge italiana quando si stipula un contratto di mutuo è necessario l’intervento del notaio, per formalizzare l’atto che contiene, fra le altre cose, il bene che andrà iscritto ad ipoteca come garanzia per il creditore.

L’operato del notaio deve essere ricompensato dal mutuatario, con l’importo da corrispondere che andrà ad aumentare con l’aumento del VALORE  iscritto ad ipoteca. Tale valore sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la cifra richiesta dalla banca a copertura del finanziamento. Fino a poco tempo fa per ogni fascia d’importo c’erano un tetto minimo e uno massimo per l’onorario del notaio, ora con il decreto legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito nella legge 24 marzo 2012, n.27, queste tariffe sono state abrogate e non esistono più limiti minimi e massimi.

Oltre ai costi notarili, il mutuatario deve sostenere le seguenti SPESE:

– spese riguardanti la registrazione dell’atto;

– imposte di registro e di bollo;

– tasse dovute all’erario e all’ufficio dei registri notarili o archivio notarile;

– IVA del 21% sull’onorario.

ESEMPIO NUMERICO DELLE SPESE DA PAGARE PER IL MUTUATARIO:

Se ad esempio il finanziamento è di 100.000 euro, con un’ipoteca richiesta di 200.000 euro a copertura, si dovranno pagare:

– tassa aufficio registri notarili: 24,00 €

– diritti di conservatoria e catastali: 35,00 €

– visura ipotecaria: 130,00 €

– ONORARI: 1800 € (cifra molto variabile)

– IVA del 21%: 378 €

TOTALE GENERALE = 2367 €

N.B. le cifre riportate sono SOLO indicative, tuttavia abbastanza realistiche. Inoltre in questo esempio non sono state riportate evenutali costi e compensi previsti per altri adempimenti che dovessero essere necessari.