L’accensione di un mutuo, oltre che per l’acquisto o la ristrutturazione di un immobile, può essere finalizzato alla COSTRUZIONE di un edificio. Quando si richiede un finanziameto a tale scopo si parla anche di MUTUO EDILIZIO.

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER RICHIEDERE UN MUTUO COSTRUZIONE

Per ottenere tale mutuo la procedura è quella canonica, ossia: richiesta all’istituto di credito da parte del richiedente, che deve porre in essere determinate garanzie in favore della banca, nonchè tutta una serie di documentazioni, che vanno dalla copia di un documento d’identità ad un certificato di residenza, allo stato di famiglia ecc., nonchè una documentazione reddituale (CUD o modello unico). Accanto a questa documentazione ordinaria, in quanto richiesta per qualsiasi tipologia di mutuo, vi è una documentazione SPECIFICA, relativa alla richiesta di un mutuo costruzione, da presentare:

– atto di provenienza del terreno;

– capitolato dei lavori;

– elaborato tecnico progettuale definitivo;

– computo metrico estimativo redatto dall’impresa che realizzerà i lavori.

EROGAZIONE

La banca, una volta ricevuti questi documenti esegue uno studio di fattibilità dell’operazione, nonchè una perizia tecnica, laddove il responso fosse positivo, eroga il mutuo in base allo STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI, come da carrateristica specifica di questo finanziamento. In pratica, si avà un primo periodo di preammortamento, che coincide con quello in cui avverrano le diverse erogazioni in tranche (in genere la prima si eroga dopo la realizzazione delle fondamenta dell’immobile, mentre le altre col proseguo dei lavori), in cui si versano solo gli interessi da sommare poi a quelli previsti nel piano di ammortamento.

AGEVOLAZIONI FISCALI PREVISTE

Per il mutuo costruzione è detraibile dall’imposta sul reddito un importo pari al 19% degli oneri, per un importo massimo pari a 2.582,28 euro totali. La detrazione è ammessa a condizione che i lavori abbiano inizio in un periodo compreso fra i 6 mesi antecedenti e i 18 successivi la stipula e che l’unità sia adibita ad abitazione principale entro 6 mesi dal termine dei lavori.